CRESTA BERDO – q. 1782 (Torre Innominata) – parete Nord-Ovest
Emiliano Zorzi, Umberto Iavazzo, 1, 6 e 8 agosto 2022
200 m • 5c, p. 6a+ • 3h • S1
La via, che offre una scalata molto bella ed esposta su roccia solida ed appigliata, specialmente nella prima parte, si svolge sulla verticale parete immediatamente a dx della gialla e strapiombante lavagna che incombe sul Sentiero Chersi (su detti strapiombi, proprio sopra il sentiero, si svolge una nuova via sportiva, evidentemente molto dura, di cui non si hanno notizie). Roccia ottima fino al tiro 6; poi molto buona con qualche scaglia. Via completamente attrezzata a fix da 10mm alle soste e sui tiri.
Accesso e attacco: dal parcheggio della Malga Saisera si segue il sent. 616 verso il Bivacco Mazzeni fino al bivio con il sent. 611 (Chersi; fin qui 0h40) che si segue verso il Bivacco Stuparich. Superato il tratto attrezzato ed esposto sulla lunga cengia sotto la Cresta Berdo, il sentiero risale un ampio canale roccioso per ca. 100 m di dislivello e poi piega definitivamente a dx verso il bivacco. Qui si lascia il sentiero e si sale per poche decine di metri l’ampio canale di ghiaie fin sopra i grandi massi. Attacco presso rocce articolate ca. 20 m a dx del limite della parete gialla strapiombante. Numero 120 inciso nella roccia e cordino (rosso) in clessidra. Primo spit rosso. Attenzione che poco più in basso e a sx attacca la via Quattrozeta (cordino giallo in clessidra artificiale), che successivamente, specialmente nel tratto finale del secondo tiro, sfiora 120 anni sulla sx. 1h30 dal parcheggio.
Itinerario: L1: Divertenti rocce solide e molto articolate con leggera diagonale verso sx fino alla comoda sosta (20 m; 4a; 4S, 1CL). L2: Tiro con leggera diagonale a sx su roccia molto bella ed appigliata, verticale prima e leggermente strapiombante alla fine (25 m; 5c; 10S). NB: nell’ultimo tratto del tiro, la via Quattrozeta corre solo qualche metro a sx. L3: Si sale verso dx per parete verticale, con alcuni passi tecnici nella parte centrale del tiro, ritornando poi a sx alla sosta (20 m; 5b, p. 6a+; 8S). L4: Si continua con scalata divertente su terreno articolato, piegando infine verso dx verso la sosta (30 m; 4c; 6S). L5: Si affronta la parete verticale soprastante, su buoni appigli, infilandosi fra piccoli strapiombi ed uscendo sulla sx ad una nicchia con sosta (25 m; 5c; 9S). L6: Dopo un breve traverso a sx per una sorta di canalino si esce ad una cengetta di erba e mughi con sosta sulla dx (10 m; 4a; 3S). L7: Sulla dx della sosta si sale per un bel diedrino verticale appigliato, piegando infine verso sx per terreno articolato. Sosta su minuscolo terrazzino erboso (20 m; 5b; 7S). L8: Si scala una fessura e quindi il successivo caminetto stando sul bordo dx finché verso dx per roccia più appoggiata si giunge in sosta (25 m; 5b; 6S). L9: Superando una piccola costola, ci si riporta verso sx nella fessura-camino, che si scala, uscendo infine sulla sx alla sosta finale, prima degli ultimi 30 m di rocce friabili (20 m; 5a; 5S, 1C).
Discesa: in doppia sulla via. Sufficiente una sola corda da 60 m; comunque disponendo di due corde si possono unificare varie calate; consigliabile dalla sosta 8 calarsi (55 m) alla nicchia della sosta 5, da dove con CD da 50 m alla sosta 3; infine dalla sosta 2 con 50 m si giunge direttamente a terra.
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Vedi articolo-monografia sulla Cresta Berdo in Rampegoni.